venerdì 2 giugno 2017

Serenella


Una di noi se n'è andata. Una di noi chi? Siamo in tante qui ad aver passato l'inferno con questo maledetto cancro che ti prende alle spalle senza preavviso, fottendosene ampiamente della nostra giovane età, dei nostri progetti per il futuro, dei nostri figli...
Avete ragione, siamo una grande famiglia ma io mi riferisco a una di noi della Stanza Rosa.
Eccoci qui http://esercitodelleamazzoni.blogspot.it/2013/03/la-stanza-rosa.html
 La condivisione della malattia, delle lunghe attese pre-terapia ti fanno diventare sorelle d'anima anche se poi, la vita prosegue...o non prosegue, appunto.

Serenella, era il nome di una di noi. Bellissimo nome, donna con spirito guerriero e indomito, due bimbe da crescere.

Sono passati più di cinque anni dal giorno in cui ho conosciuto Serenella. Incredibile ma ricordo tanti dettagli di quel giorno. Stanza Rosa: chi fa chemio dure da capottamento, chi tiene botta, chi come me era già fuori dalle flebo dure e si stava curando con i monoclonali. L'atmosfera era un po' mesta ma tranquilla. Poi arriva lei, Serenella. PC sotto braccio, parrucca super figa e una parlantina pazzesca. Si accomoda nella poltrona davanti a me e comincia a parlare. Parla un sacco la ragazza. Sveglia, molto sveglia Serenella, mi racconta di avere due figlie piccole, un cancro al seno con metastasi al fegato e una madre morta sempre di cancro al seno. E' molto preoccupata per le sue bimbe. Questa maledetta bestia sembra proprio trasmettersi geneticamente. Ma loro sono piccole, un esame alla loro età non è possibile e avrebbe senso? Serenella è una tipa tosta, lucida e consapevole della sua malattia. Dice ciò che pensa senza mezzi termini. Serenella.

Poi io termino le terapie e lei invece prosegue. La ritrovo al gruppo di psicodramma condotto da Marta Giacon. Del gruppo ne ho parlato qui http://esercitodelleamazzoni.blogspot.it/2012/11/la-scoperta-dello-psicodramma.html
 Eravamo tutte pazienti oncologiche in quel gruppo. Tutte arrivavamo dallo IOV, alcune di noi avevano anche condiviso la stanza Rosa.
In quei mercoledì ebbi modo di conoscere meglio Serenella. In quelle sedute vengono fuori le nostre emozioni, le nostre paure, rabbie, pezzi di storia di vita non sempre perfetta, come per tutti. L'ho vista dentro, insomma...
Eppure di quei mercoledì ricordo perfettamente solo le nostre passeggiate successive, in cui parlavamo dei nostri figli. Ricordo il sole, Piazza Duomo e lei. Ricordo poi con affetto una foto che mi ha spedito del truccabimbi fatto a sua figlia. Era bravissima a disegnare, Serenella.

Poi ieri la telefonata di Chicca, una cara amica comune. Serenella si è spenta allo IOV dopo alcune settimane di ricovero e sofferenza. Il suo fegato ha ceduto. Tante terapie, troppe? Ma come fai a smettere di curarti se hai due figlie da crescere???

Serenella, Serenella, mi ha chiamato Maura, oggi. Ha saputo. Ho avvisato anche  Marta che te ne sei andata. Avviserò Daniela e chi potrò. Chi di noi segue ancora questo blog che leggevi anche tu, lo saprà leggendo questo semplice post a te dedicato. Hai chiesto a Chicca di avvisare le tue amiche. Vedi, lo stiamo facendo...